BodySongs – corpi che cantano
XIV edizione
La danza, oggi, è un atto rivoluzionario.
In un Paese che taglia, dimentica, silenzia, BodySongs – corpi che cantano torna come un grido, un canto di corpi che resistono e rivendicano il diritto di esistere, di creare, di muoversi.
La XIV edizione nasce dal bisogno di denunciare la condizione in cui versa la danza in Italia e di riaffermare la sua urgenza come forza vitale, sociale e politica, capace di generare coscienza, relazione e trasformazione.
A ospitarla è The Loom – Movement Factory, spazio indipendente e autogestito, che da sempre resiste senza alcun sostegno istituzionale. Un avamposto libero e necessario, costruito dal basso, dove la danza è ancora possibilità, incontro, atto di resistenza poetica.
La rassegna si apre con Unfold, un workshop di movimento e modellazione dell’argilla condotto da Sara Nesti e Neri Pierozzi, un percorso esperienziale che invita a dialogare tra spazio fisico e spazio interiore, dove il corpo e la materia si incontrano, si trasformano, si rivelano reciprocamente.
BodySongs si fa anche azione concreta di sostegno:
offre residenze coreografiche a danzatori e compagnie emergenti che non hanno spazi per portare avanti la propria ricerca, restituendo alla danza ciò che le è stato tolto – tempo, luogo, possibilità.
Una serata è dedicata ai giovani danzatori in formazione, perché la danza è anche strumento di crescita, di consapevolezza e di libertà, un linguaggio che insegna a conoscere se stessi e il mondo attraverso il corpo.
Ad aprire il programma performativo sarà Company Blu, compagnia fiorentina storica e coraggiosa, anch’essa segnata dai tagli, con una creazione che riflette sulla condizione dell’artista e sulla necessità di continuare a muoversi, nonostante tutto.
La serata di chiusura vedrà un double bill che unisce due prospettive complementari:
la restituzione dell’Atelier di ricerca Svelare, condotto da Anna Balducci e Sara Nesti con performer over 35, corpi maturi che scelgono di esporsi, di rivelare la propria presenza e la verità del tempo; e il lavoro di Elisa Pagani con la compagnia DNA, nato dall’incontro con donne con fragilità, dove la danza si fa cura, relazione e rinascita condivisa.
BodySongs – corpi che cantano è molto più di una rassegna:
è un atto di resistenza e di libertà, un canto collettivo che attraversa le generazioni e le materie, dove i corpi – contro ogni silenzio – continuano a cantare.

